Nuove scoperte per il tumore al seno arrivano da uno studio quinquennale pubblicato su Science Advances. Lo studio suggerisce che gli inibitori della proteina LMTK3 potrebbero essere utilizzati efficacemente per il trattamento del cancro al seno e potenzialmente per altri tipi di cancro.
La ricerca internazionale ha coinvolto sette istituzioni in tre paesi, tra cui Diamond Light Source del Regno Unito.
Che cos’è l’LMTK3?
LMTK3 (Lemur tyrosine kinase 3) è una proteina implicata nello sviluppo e nella progressione di diversi tumori maligni e altre malattie (correlate al sistema nervoso centrale), che non è tipicamente inclusa nei test di screening.
La ricerca dimostra con successo che inibire LMTK3 ha effetti antitumorali nelle cellule e nei modelli di cancro al seno nei topi. Secondo i ricercatori si potrebbero produrre nuovi farmaci, da somministrare anche per via orale, che prenderebbero di mira questa proteina.
Infatti, i test in laboratorio hanno mostrato che un composto può legarsi a LMTK3, la quale è una chinasi attiva, e inibirla efficacemente.
Tumore al seno nuovi farmaci in sviluppo per l’LMTK3
Uno degli autori dello studio, Georgios Giamas, spiega che analizzando con precisione la struttura cristallina dell’LMTK3 è stato possibile capire che si tratta di una proteina chinasi attiva che ha un ruolo molto importante nel controllo dei processi cellulari.
“Risolvendo la struttura cristallina di LMTK3, abbiamo dimostrato che possiede tutte le caratteristiche di una proteina chinasi attiva. LMTK3 svolge un ruolo fondamentale ruolo nel controllo dei processi cellulari, e abbiamo precedentemente dimostrato che LMTK3 attivo rende alcuni trattamenti contro il cancro (es. chemioterapia e terapie endocrine) meno efficaci. Siamo ora in procinto di portare questa ricerca alla fase successiva sviluppando farmaci specifici LMTK3. Spero che nei prossimi cinque anni intraprenderemo sperimentazioni cliniche, che è incredibilmente veloce per questo tipo di processo.”
I futuri farmaci inibitori orali di LMTK3, potrebbero avere una grande utilità clinica perché potrebbero essere impiegati sia come terapia unica (monoterapia), che in combinazione con le terapie convenzionali (chemioterapia, immunoterapia ecc…).
Si prevede dunque, che un inibitore LMTK3 sarebbe utilizzato per aumentare l’efficacia terapeutica delle altre terapie complementari, e aiutare a superare i meccanismi di resistenza alle terapie antitumorali esistenti.
(Fonte: Research points to new effective breast cancer treatment)