Tè verde: ecco come funziona l’effetto antiossidante. Nonostante l’azione del tè verde come antiossidante sia più che nota, i ricercatori dell’EHT di Zurigo hanno fatto una nuova scoperta sul suo meccanismo.
Il tè verde contiene catechine denominate ECG ed EGCG, appartenenti al gruppo dei polifenoli, che sono note per il loro effetto di allungare la vita. Sono importanti antiossidanti che combattono e prevengono lo stress ossidativo causato dai radicali liberi nell’organismo. I radicali liberi si producono durante il metabolismo cellulare, anche dall’attività dei mitocondri.
I ricercatori in collaborazione con l’Università di Jena, hanno voluto approfondire il modo in cui le catechine del tè verde neutralizzano i radicali liberi prevenendo i danni cellulari. Hanno dunque analizzato gli effetti delle catechine sui vermi nematodi Caenorhabditis elegans.
I polifenoli del tè verde aumentano lo stress ossidativo ed attivano la produzione di antiossidanti endogeni
I risultati sono stati inaspettati, infatti i polifenoli del tè verde inizialmente aumentano lo stress ossidativo a breve termine, ma questo scatena un aumento delle capacità difensive delle cellule e dell’organismo. Di conseguenza, le catechine nel tè verde hanno portato a una vita più lunga e a una migliore forma fisica nei nematodi che ne sono stati nutriti.
“Ciò significa che i polifenoli del tè verde, o catechine, non sono in realtà antiossidanti, ma piuttosto pro-ossidanti che migliorano la capacità dell’organismo di difendersi, in modo simile a una vaccinazione”, spiega Ristow, il primo autore dello studio.
Però, l’aumento della capacità difensiva non si manifesta attraverso il sistema immunitario, ma piuttosto mediante l’attivazione di geni che producono alcuni enzimi endogeni come la superossido dismutasi (SOD) e la catalasi (CTL). Sono proprio questi enzimi che inattivano i radicali liberi nel nematode.
Stesso effetto che si ha dall’attività fisica e da una dieta ipocalorica
Tuttavia, nonostante questi nuovi risultati che erano finora sconosciuti, Ristow non è sorpreso di vedere questo tipo di meccanismo all’opera. Il suo gruppo di ricerca ha dimostrato nel 2009 che la ragione per cui lo sport promuove la salute è perché le attività sportive aumentano lo stress ossidativo a breve termine, migliorando così le difese dell’organismo. Consumare meno calorie ha lo stesso effetto, come è stato dimostrato più volte negli animali. I topi alimentati con una dieta ipocalorica vivono più a lungo di quelli alimentati con una dieta normale e ipercalorica. “Quindi per me aveva senso che le catechine nel tè verde funzionassero in modo simile”, spiega Ristow.
Queste scoperte sono positive anche per gli esseri umani, perché i processi biochimici di base che servono a neutralizzare i radicali liberi dell’ossigeno sono presenti in ogni forma vivente, dal lievito uniccellulare all’uomo.
Il consumo di tè verde è consigliato
Secondo Ristow, il consumo di tè verde è consigliato quotidianamente, al contrario dei concentrati, difatti come ci spiega: “A una certa concentrazione, diventa tossico”. Le catechine ad alte dosi inibiscono i mitocondri a tal punto che ne consegue la morte cellulare, che può essere particolarmente pericolosa nel fegato. Chi consuma questi polifenoli in dosi eccessive rischia di danneggiare i propri organi.
Il tè verde contiene più catechine rispetto a quello nero
Nelle qualità di tè verde giapponese sono presenti ottime quantità di polifenoli, mentre nel tè nero ci sono livelli molto più bassi perché in parte vengono distrutti nel processo di fermentazione. “Ecco perché il tè verde è preferibile al tè nero”, afferma Ristow.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Aging.