Tè con acqua del rubinetto: crea sottoprodotti della disinfezione. Lo ha reso noto un comunicato della American Chemical Society che ha presentato i risultati di uno studio pubblicato su Environmental Science & Technology.
La notizia è importante in quanto il tè è la seconda bevanda più consumata al mondo, dopo l’acqua.
Cloro nell’acqua reagisce con i composti presenti nel tè
Per la disifenzione dell’acqua potabile e per garantirne la sicurezza viene utilizzato il cloro.
Il tè contiene circa 500 composti tra polifenoli, amminoacidi, caffeina ecc… i quali a contatto con il cloro possono creare una reazione chimica che porta alla formazione di DBP (disinfection byproduct), ovvero “sottoprodotti della disinfezione”.
Alcuni di questi sottoprodotti sono stati oggetto di studi epidemiologici e sono risultati collegati allo sviluppo di malattie come il cancro.
Sottoprodotti della disinfezione trovati nel tè con acqua di rubinetto
La ricercatrice Susan Richardson e i suoi colleghi hanno voluto condurre un sondaggio completo per misurare 60 DBP noti in tre tè verde e nero popolari negli Stati Uniti.
I ricercatori hanno preparato i tè e poi hanno misurato i composti utilizzando la gascromatografia-spettrometria di massa. Hanno scoperto che i livelli dei 60 DBP erano più alti nell’acqua del rubinetto rispetto ai tè preparati, perché probabilmente molti composti evaporavano o venivano assorbiti dalle foglie di tè.
I DBP formati dalla reazione del cloro residuo con i precursori del tè hanno contribuito per circa il 12% dei DBP totali nel tè preparato con acqua di rubinetto.
Gli scienziati hanno però identificato 15 di questi composti, che probabilmente si formano dalla reazione del cloro con precursori fenolici e polifenolici naturali nelle foglie di tè.
I risultati hanno quindi mostrato che l’alogeno organico totale (una misura di tutti i DBP contenenti alogeni) nel tè, è quasi raddoppiato rispetto all’acqua del rubinetto, con il 96% dei DBP alogenati sconosciuti. Gran parte di questo alogeno organico totale sconosciuto (TOX) potrebbe essere composto da composti aloaromatici ad alto peso molecolare, creati dalla combinazione del cloro con i polifenoli presenti nelle foglie di tè.
Sebbene non siano stati ancora stabiliti livelli “sicuri” per la maggior parte dei DBP, per quelli regolamentati, una persona media avrebbe bisogno di bere 18-55 tazze di tè al giorno per superare i limiti stabiliti dagli Stati Uniti.
In ogni caso, necessiteranno approfondimenti su tali sostanze.