Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) la quantità di sale da assumere al giorno inferiore ai 5 grammi.
Quando si parla di sale però bisogna considerare il suo contenuto di sodio perché è quello che va monitorato per la salute.
Qual’è il fabbisogno giornaliero di sodio per un adulto?
Il fabbisogno di sodio giornaliero per un adulto va da 100 a 600 mg al giorno in condizioni di salute normali e corrisponde a circa 0,25-1,5 grammi di sale. Purtroppo però secondo le statistiche nella dieta degli italiani la media di consumo di sale al giorno di di ben 12 grammi, ovvero dieci volte di più il reale fabbisogno.
Si stima infatti che ogni grammo di sale contiene circa 0,4 g di sodio, quindi un consumo di 1,5g di sale apporta 600mg di sodio (0,4×1,5=0,6×1000=600mg).
Ora un recente studio pubblicato su Hypertension ha fornito dati più precisi sul consumo di sodio monitorando un campione di 2974 persone di un’età compresa tra i 30 e i 54 anni.
Dopo un follow up di 24 anni si è osservato un collegamento tra un’assunzione media di sodio giornaliera fra 3766 e 1290 mg/d e un rischio più alto di mortalità e patologie cardiovascolari.
Lo studio è stato realizzato basandosi sul prelievo di campioni di urina, attraverso i quali l’organismo espelle il 90% del sale consumato, ma tuttavia questo tipo di analisi ha dei limiti: infatti attraverso l’urina si espellono molte altre sostanze e la composizione chimica può risultarne alterata.
La dott.ssa Feng He, ricercatrice alla Queen Mary University di Londra, afferma che i dati di questo studio non sono attendibili perché parzialmente distorti e in un articolo pubblicato sul sito theconversation.com consiglia come indicazioni generali una graduale riduzione di assunzione di sale seguendo le raccomandazioni dell’OMS.
Feng He spiega nel suo articolo che: “L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) raccomanda alle persone di consumare meno di 5 g di sale al giorno, ma le assunzioni globali sono in media di 10g al giorno. Il consumo eccessivo di sale aumenta la pressione sanguigna, aumentando il rischio di infarti, insufficienza cardiaca e ictus.
Molti studi mostrano una relazione lineare tra assunzione di sale e malattie cardiovascolari: all’aumentare dell’assunzione di sale, aumenta il rischio di malattie cardiovascolari e morte prematura. Ma altri studi suggeriscono che la relazione tra consumo di sale e malattia non è lineare. Ritengono che consumare sia meno di 7,5 g e più di 12,5 g di sale al giorno potrebbe portare ad un aumentato rischio di malattie cardiovascolari e morte precoce.“
Secondo la dott.ssa Feng He, poiché gli studi che hanno osservato una relazione lineare fra assunzione di sale e mortalità utilizzano dati non accurati, basandosi solo su un campione di urine giornaliero e non su tre prelievi non consecutivi nelle 24 h (che sarebbe il metodo più preciso), una graduale riduzione dell’assunzione di sale come raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, rappresenta una strategia realizzabile, economica ed efficace per prevenire le malattie cardiovascolari.
(Approfondimenti: Ministero della Salute - Consumo di Sale e Salute)