La temperatura corporea anche in assenza di febbre, presenta variazioni durante le diverse ore del giorno. Le oscillazioni si mantengono con valori minimi nelle ore mattutine e raggiungono valori massimi nel pomeriggio, raggiungendo anche i 37.3 °C.
La temperatura media del corpo umano si aggira sui 36.8°C in condizioni normali, con scostamenti di 0.5°C in più o in meno che variano da persona a persona.
Come è regolata la temperatura corporea
Le oscillazioni della temperatura corporea seguono il ciclo circadiano del cortisone endogeno, il quale viene prodotto in quantità variabile all’interno dell’organismo nelle ore della giornata. Il cortisone è un precursore del cortisolo, un ormone prodotto dalle ghiandole surrenali, che svolge azione antinfiammatoria e blocca la produzione di prostaglandine, causa della febbre.
Nelle ore mattutine inizia la produzione di cortisolo e raggiunge il suo picco verso mezzogiorno, per poi diminuire gradualmente nel pomeriggio e toccare il minimo verso mezzanotte. Cosicché, di mattina si hanno nel sangue elevate concentrazioni di cortisolo che abbassano la temperatura, mentre di pomeriggio, le concentrazioni diminuiscono e si ha la tendenza all’aumento della temperatura. Ciò avviene sia nelle normali condizioni di salute, che quando si ha la febbre che aumenta dal pomeriggio in poi e nelle ore notturne.
Quando si è in uno stato di benessere, la temperatura del corpo è mantenuta constante indipendentemente dalla temperatura esterna, perchè l’ipotalamo ha azione regolatrice. L’ipotalamo infatti, crea un bilanciamento della produzione di calore da parte degli organi e mette in atto funzioni per mantenere la temperatura costante attraverso la vasodilatazione, la sudorazione e la respirazione.
Perché quando c’è la febbre la temperatura sale?
Quando c’è febbre, dunque in una condizione patologica, la temperatura aumenta per generare calore che potenzia l’azione del sistema immunitario contro gli agenti patogeni esterni (virus o batteri).
La febbre è un’importante risposta del corpo, che serve a rafforzare la risposta del sistema immunitario aumentando l’attività dei macrofagi, dei linfociti e dei neutrofili, ma riduce anche la proliferazione degli agenti patogeni.
La temperatura aumenta provocando brividi, cioè contrazioni muscolari involontarie, che sono indice di una condizione di infezione o patologica.
Questo succede perché quando i virus e i batteri vengono catturati dai macrofagi, rilasciano sostanze chiamate “pirogene” che intervengono sulla regolazione della temperatura svolta dall’ipotalamo. La risposta dell’ipotalamo è appunto quella di inviare stimoli nervosi ai muscoli che provocano i classici brividi da febbre.
(Fonti informazioni: https://www.humanitasalute.it; https://www.medicinamoderna.tv)