Gli orsi polari sono a rischio estinzione entro il 2100. Lo dice la ricerca apparsa su Nature Climate Change, in cui si considerano tutte le cause che porteranno all’inevitabile conseguenza. Prima fra tutte vi è la riduzione del ghiaccio marino al Polo Nord e nei dintorni.
Con la riduzione dei ghiacciai, gli orsi polari avranno sempre meno possibilità di procurarsi il cibo cacciando le loro prede. Questo comporterà un loro calo di peso corporeo e una minore resistenza alle temperature invernali dell’Artico.
Estinzione e riscaldamento globale
Secondo Steven Amstrup, scienziato della Polar Bears International che ha condotto lo studio, 12 delle 13 sottopopolazioni di orsi polari analizzate, si estingueranno probabilmente entro ottant’anni.
Amstrup spiega che se la temperatura media della superficie terrestre, aumenterà di 3,3 °C rispetto al periodo preindustriale, entro il 2100 il naturale ritmo delle nascite sarà compromesso irrimediabilmente. Potrebbero forse sopravvivere, le sottopopolazioni delle isole Queen Elizabeth, un gruppo di isole nell’area settentrionale dell’arcipelago artico del Canada.
I ricercatori sostengono che alcune popolazioni abbiano già raggiunto i loro limiti di sopravvivenza, mentre il ghiaccio marino dell’Oceano Artico continua a diminuire. “Gli orsi polari – spiega Stephen Molnar dell’Università di Toronto – utilizzano il ghiaccio marino per cacciare le foche, e senza questa preziosa risorsa, i predatori sono costretti a vagare per lunghe distanze o a riva, dove fanno fatica a trovare cibo e a nutrire i cuccioli“.
Per Molnar l’orso bianco è il simbolo dei cambiamenti climatici. Come afferma il ricercatore: “Gli orsi polari rientrano tra le specie a rischio di estinzione nell’elenco stilato dall’Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN). Si trovano già in cima al mondo, senza ghiaccio non hanno più un habitat naturale. Il nostro lavoro rappresenta una stima delle tempistiche relative alla sopravvivenza di questa preziosa specie“.
L’accelerazione del processo di estinzione è da ricercarsi nella velocità del cambiamento climatico dell’Artico, che si sta scaldando due volte più velocemente di tutte le altre aree del pianeta.
I ricercatori avvertono che se anche il riscaldamento globale si settasse su 2,4°C al di sopra della media preindustriale, quindi poco meno di mezzo grado in più rispetto agli obiettivi prefissati con gli accordi di Parigi, l’estinzione degli orsi polari subirebbe solo un ritardo di qualche anno.
(Approfondimenti: - Climate change: Polar bears could be all but extinct by 2100, study warns - Polar bears could become extinct by 2100)