Il nuovo Catalogo Cosmico, pubblicato sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, raccoglie la storia di 90.000 galassie ed è utile per lo studio della materia oscura.
Le galassie ricostruite nel catalogo sono collocate nell’emisfero Nord e distano fino a 5 miliardi di anni luce dal Sistema Solare.
Lo studio è basato sui dati raccolti dal telescopio cinese Lamost (Large sky Area Multi-Object Fiber Spectroscopic Telescope), grazie al quale è stato possibile ottenere per la prima volta nuove misure del moto interno delle stelle di circa 90.000 galassie.
Gli astronomi dichiarano che si tratta del “primo catalogo della distribuzione delle velocità delle stelle all’interno di decine di migliaia di galassie”.
Il catalogo è stato realizzato dal gruppo internazionale di astronomi, coordinato da Nicola Napolitano, dell’Università cinese Sun Yat-sen di Zhuhai. Anche i ricercatori italiani dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) hanno collaborato come autori.
Nel comunicato stampa dell’Inaf si legge: “Misurare le velocità delle stelle all’interno delle galassie è un arduo compito, che può fornire però informazioni fondamentali sulla loro formazione ed evoluzione, consentendo di vincolarne la massa e il contenuto di materia oscura in esse presente.”
Il materiale di studio raccolto nel catalogo potrà “fornire informazioni importanti sulla struttura ed evoluzione delle galassie e sul loro contenuto di materia oscura. Se esiste la materia oscura, allora le stelle devono muoversi più velocemente per bilanciare l’attrazione gravitazionale generata da questa componente misteriosa del cosmo” – spiega Napolitano ed aggiunge: “Conoscere questa informazione per un elevato numero di galassie è fondamentale per studiarle con un occhio unico”.
Secondo le attuali conoscenze, la materia oscura costituirebbe circa l’86% della massa dell’universo e circa il 27% della sua energia, per questo si rendono necessarie approfondite ricerche per poterne svelare i suoi “segreti”.