C’è un particolare atteggiamento mentale che ci porta a negare il problema quando non ci piace la soluzione. Questo modo di reagire è stato studiato dagli psicologi e gli è stato attribuito il nome di “avversione alla soluzione“.
Nel 2014 è stato pubblicato un articolo nel Journal of Personality and Social Psychology in cui gli psicologi Troy Campbell e Aaron Kay, dell’Università dell’Oregon, affrontavano il tema della negazione dell’evidenza davanti ad un problema, quando si parla di situazioni ambientali, sociali o dati scientifici.
Lo studio metteva in risalto le differenze di approccio di fronte al cambiamento climatico, fra repubblicani e democratici, i primi più scettici degli altri. Gli psicologi si sono chiesti cosa ci fosse alla base di tali radicali differenze ed hanno individuato che alla base del negazionismo, ci sono motivazioni legate all’ideologia o ai propri gusti o bisogni personali.
“Suggeriamo, come da precedenti resoconti, che questo fenomeno sia spesso motivato. Tuttavia, la fonte di questa motivazione non è necessariamente un’avversione al problema, di per sé, ma un’avversione alle soluzioni associate al problema. Questa differenza nel processo sottostante ha importanti implicazioni per la comprensione, la previsione e l’influenza dello scetticismo motivato.”
L’avversione alla soluzione su tre importanti problemi
Per comprendere la dinamica dell’avversione alla soluzione, i ricercatori hanno condotto tre esperimenti (con campioni compresi tra 120 e 188 partecipanti) su tre diverse questioni: il cabiamento climatico, l’inquinamento atmosferico che danneggia i polmoni e la criminalità.
E’ emerso che la risposta all’accettazione del problema era influenzata dal tipo di soluzione richiesta. Così quando la soluzione proposta al cambiamento climatico era una possibile tassa sulle emissioni di carbonio o una sua forma di regolamentazione, i repubblicani tendevano a negare il problema dell’aumento delle temperature globali, nonostante le evidenze scientifiche.
Al contrario, quando la proposta per una soluzione verteva sul libero mercato e sull’innovativa tecnologia verde, i repubblicani si trovavano d’accordo nell’ammettere le prove scientifiche sul problema climatico.
Lo stesso test effettuato sui democratici non ha invece registrato differenze di posizione, indipendentemente dal tipo di soluzione prevista.
Come dichiara il coautore della ricerca, Aaron Kay: “Riconoscere questo effetto è utile perché consente ai ricercatori di prevedere non solo quali problemi le persone negheranno, ma chi probabilmente negherà ogni problema. Più una soluzione è minacciosa per una persona, più è probabile che quella persona neghi il problema“.
Il sondaggio ha dato esiti simili anche su questioni diverse, come la liberalizzazione delle armi. Chi aveva ideologie liberali, negava l’aumento di criminalità se la soluzione richiesta era una restrizione nell’uso delle armi.
Si nega il problema quando le proprie ideologie vengono minacciate
A questo punto diventa chiaro che quanto più le proprie ideologie vengono minacciate da una possibile soluzione, tanto più si nega il problema.
L’avversione alla soluzione nasce da due fattori principali:
- la soluzione al problema non si adatta alla propria ideologia.
- la soluzione va in contrasto con i propri interessi, bisogni o gusti personali.
Il primo caso si verifica frequentemente in politica; l’altro tipo di fattore è più osservabile nella sfera privata dell’individuo.
Kay spiega che “Non dovremmo solo vedere alcune persone o gruppi come anti-scienza, anti-fatti o iper-spaventati da qualsiasi problema. Invece, dovremmo capire che alcuni problemi hanno soluzioni particolari che minacciano alcune persone e gruppi più di altri. Quando ci rendiamo conto di questo, comprendiamo coloro che negano di più il problema e miglioriamo la nostra capacità di comunicare meglio con loro“.
Inoltre, avere identificato la dinamica dell’avversione alla soluzione, può fare chiarezza sul perché le divisioni politiche diventano così estreme e insormontabili.
Negare l’evidenza in psicologia
In psicologia il tema della negazione è molto studiato ed è riscontrato comunemente nei soggetti ansiosi, con dipendenze, tabù o paure.
Perlopiù, si tratta di meccanismi di autodifesa inconsci che mirano a preservare l’equilibrio. Purtroppo, a lungo termine la negazione, l’evitamento, la mancanza di accettazione di un problema, provoca più danni che non la capacità di affrontare la situazione.
Quando il meccanismo è inconscio si parla di contenuti repressi, ma esistono anche comportamenti di evitamento esperienziale che portano a sfuggire determinate situazioni, sia interne (pensieri, emozioni, sentimenti), che esterne. Lo scopo è controllare cercando di razionalizzare o ignorare il problema.
Nel caso dell’avversione alla soluzione, il meccanismo si può dire correlato: non ammetto l’esistenza di un problema perché la sua soluzione richiede un cambiamento scomodo, contrario ai miei bisogni, abitudini e gusti.
Dunque, evito la soluzione per non affrontare il disagio che potrebbe causarmi e per fare ciò nego la realtà.
Spesso si assiste ad una forma accanita di difesa della propria posizione, anche di fronte ad un’evidenza. Si contrasterà l’esistenza del problema adducendo molteplici giustificazioni o facendo esempi che possano avvalorare la propria tesi e svalutare le posizioni altrui.
Esempi di tali dinamiche li possiamo trovare anche nei piccoli contesti quotidiani: un fumatore negherà la nocività del fumo, portando a sua difesa tutti i casi di altri fumatori che hanno avuto una vita longeva; chi soffre di colesterolo, non ammetterà i rischi connessi, citando casi in cui si vive a lungo anche con problemi più gravi, ecc…
In definitiva, più si è legati alle proprie abitudini e schemi mentali, più si farà fatica ad avere una visione obiettiva della vita. Tutto ciò che va contro i miei interessi non voglio guardarlo in faccia, non lo affronto e declino il problema.
Altre ricerche su campioni più ampi di soggetti, aiuteranno sicuramente a comprendere meglio tutti i fattori implicati in questo tipo di atteggiamenti.
(Bibliografia: Denying problems when we don't like the political solutions)