Nei detersivi per il bucato e per le superfici sono presenti particelle di microplastiche liquide. E’ un allarme lanciato da Greenpeace nel loro ultimo rapporto sulla “Plastica liquida” che rappresenta una “nuova minaccia per il mare“.
Greenpeace ha condotto indagini online, consultando i siti web ufficiali delle principali aziende di detergenti in Italia. Ha poi eseguito controlli di laboratorio con lo scopo di testare la presenza di plastiche in forma solida inferiori ai 5mm (microplastiche).
Fra i 31 prodotti esaminati, solo in due erano presenti microplastiche solide. Mentre, quello che è risaltato è che fra i 1.819 prodotti controllati sul web, circa il 23% contiene almeno un ingrediente in plastica.
Le aziende interpellate da Greenpeace hanno confermato che nei detersivi per bucato, detergenti per superfici e stoviglie, vi è la presenza di un qualche tipo di plastica, di cui la maggior parte è in forma liquida, semisolida o solubile.
Plastica nei detersivi e regolamenti
L’uso della plastica “non-solida” è da interpretare come l’ultimo “trucco” che i produttori adottano per non avere limiti nell’impiego degli ingredienti. Difatti ad oggi, l’uso di queste sostanze non è regolamentato, a differenza delle microplastiche solide che dal 2020 sono già vietate per l’uso nei cosmetici da risciacquo. (Vedi approfondimenti: Microplastiche nei cosmetici proibite. Quali sono?).
Dal 2018 l’Agenzia Europea per le Sostanze Chimiche (ECHA) è ancora impegnata ad elaborare una proposta per vietare l’utilizzo di microplastiche solide, aggiunte intenzionalmente nei prodotti di uso comune che riguarderà oltre che i cosmetici, anche detergenti, vernici e fertilizzanti.
Qualche azienda ha già espresso la volontà di eliminare queste sostanze dai loro prodotti, ma senza una regolamentazione c’è il rischio di un ulteriore danno ambientale.
Greenpeace fa sapere che ha già “lanciato una petizione per chiedere al ministro dell’Ambiente di sostenere la proposta dell’ECHA sulle microplastiche e migliorala inserendo un divieto anche per l’uso di plastiche liquide, semisolide e/o solubili applicando concretamente il principio di precauzione.”
(Fonte: Plastica liquida nei detersivi per il bucato e le superfici)