Mangiare prodotti integrali fa bene: secondo i dati a disposizione riduce il rischio di mortalità del 24%. Il cibo integrale è da inserire in una dieta equilibrata ed è anche sostenibile per l’ambiente, ma dalle statistiche risulta che a livello mondiale si consumi meno di un quarto delle dosi giornaliere di prodotti integrali consigliate.
Aumentare il consumo degli alimenti integrali, con meno zuccheri, olio, grassi e carne, aiuterebbe anche a fermare la deforestazione, a diminuire del 30% le emissioni di gas provocate dalle coltivazioni agricole e ridurrebbe la perdita della fauna fino al 46%, questo è quanto sottolinea il WWF.
Su questi fondamentali punti, la Whole Grain Initiative, con il supporto delle 50 organizzazioni che la costituiscono, chiede ai Governi di adottare delle misure che aiutino l’opinione pubblica a comprendere i benefici legati al consumo di prodotti integrali. Si propongono tre misure da adottare:
- indicazioni dietetiche uniformi che mettano in primo piano i prodotti integrali;
- etichette sul fronte del pack che riconoscano chiaramente il contributo dei prodotti integrali;
- campagne informative e di marketing a vantaggio dei prodotti integrali.
Come evidenzia Patrizia Fracassi, responsabile della Nutrizione e dei Sistemi Alimentari della Fao: “Il consumo di 50 g di prodotti integrali al giorno porta a una riduzione del rischio di mortalità fino al 24%. Purtroppo meno del 50% della popolazione mondiale raggiunge questo livello”.
(Fonte notizia Ansa)
Una nota che va aggiunta a quanto sopra considerato è che l’integrale ha maggiori benefici e minori controindicazioni se di origine biologica.