Scoperto da cosa dipende il senso di responsabilità: individuato nel cervello l’interruttore che lo accende. E’ un circuito nervoso che si trova tra lobo frontale e lobo parietale e che può essere controllato dall’esterno, modificando la consapevolezza delle proprie azioni.
La scoperta è pubblicata su Science Advances dai ricercatori del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Milano-Bicocca in collaborazione con l’Irccs Istituto Ortopedico Galeazzi.
Aiuterà a comprendere i meccanismi che sono alla base di malattie psichiche e neurologiche come la schizofrenia e la sindrome di Tourette.
Esperimento sui meccanismi neurali del senso di responsabilità
L’esperimento sui meccanismi neurali è stato condotto su 65 soggetti. I volontari sono stati invitati a scegliere dopo aver ricevuto un segnale visivo, se premere loro stessi un pulsante per accendere una lampadina (condizione attiva), o se lasciare che ad accenderla fosse lo sperimentatore (condizione passiva).
I ricercatori hanno descritto i meccanismi neurali alla base del senso di responsabilità, avvalendosi di due tecniche combinate: la risonanza magnetica funzionale (FMRI) e stimolazione magnetica transcranica (TMS).
E’ stato grazie alla risonanza magnetica funzionale che sono state identificate delle regioni del nostro cervello, la cui attivazione varia in modo proporzionale alla percezione del senso di essere gli agenti attivi di un’azione.
Dunque, più un individuo si sentiva “responsabile” della conseguenza prodotta dalla sua azione, maggiore era il livello di attivazione di tali regioni comprese tra il lobo frontale e il lobo parietale.
Grazie alla tecnica di stimolazione magnetica transcranica, i ricercatori hanno interferito con il funzionamento delle regioni frontali, inducendo le persone a sentirsi responsabili anche di conseguenze non attribuibili alle loro azioni.
(Fonte: How the effects of actions become our own)