Sul British Journal of Nutrition un team internazionale di medici ha pubblicato un nuovo studio, che suggerisce che un maggiore consumo di verdure crucifere riduce il rischio di malattie vascolari strutturali nelle donne anziane.
Dopo aver analizzato i dati di coorte di 684 donne anziane (età media 74,9 anni) dell’Australia occidentale, reclutate nel 1998 per un altro studio sulle fratture, il team ha rilevato che coloro che avevano consumato più verdure come broccoli, cavoletti di bruxelles, cavolfiori ecc…, mostravano un minore rischio di grave calcificazione dell’aorta addominale.
I risultati dello studio
Lo studio è stato condotto da un team della Edith Cowan University e The University of Western Australia.
“Nei nostri studi precedenti, abbiamo identificato quelli con una maggiore assunzione di queste verdure avevano un rischio ridotto di avere un evento clinico di malattia cardiovascolare, come un infarto o un ictus, ma non eravamo sicuri del perché. I nostri risultati di questo nuovo studio forniscono informazioni sui potenziali meccanismi coinvolti “, ha affermato Lauren Blekkenhorst, PhD, capo ricercatore e ricercatore post-dottorato presso la Edith Cowan University, ed ha aggiunto: “Ora abbiamo scoperto che le donne anziane che consumano quantità maggiori di verdure crucifere minori probabilità di avere un’estesa calcificazione sull’aorta.”
I ricercatori hanno progettato un’analisi trasversale per valutare le associazioni tra l’assunzione di verdure crucifere e la calcificazione estesa nell’aorta. Hanno raccolto dati sulla dieta e le calorie, escludento i soggetti con una precedente diagnosi di malattia legata ad aterosclerosi o diabete mellito.
Nello studio del 1998, alle pazienti era già stato chiesto di completare un questionario per raccogliere dati sulla frequenza di assunzione degli alimenti.
Utilizzando un particolare metodo di analisi basato sulla scala Kauppila AAC24, i ricercatori hanno potuto classificare le pazienti come affette da calcificazione estesa o non estesa.
Nei risultati finali si è definito che un consumo giornaliero di circa 45 grammi di verdure crucifere, abbassavano del 46% la possibilità di avere una calcificazione estesa dell’aorta addominale, rispetto a chi ne consumava solo al massimo 15 grammi.
La dott.ssa Lauren Blekkenhorst, puntualizza che ciò non vuol dire che si debbano mangiare solo questo tipo di alimenti, ma che è un bene introdurli nella dieta insieme ad un’ampia varietà di verdure.
Conseguenze della calcificazione dell’aorta addominale
La calcificazione dell’aorta è un deposito di calcio nella parete dell’aorta e in casi gravi può avere come conseguenze malattie cardiovascolari, quali insufficienza cardiaca, infarti e ictus. Le verdure crucifere hanno fra i loro valori nutrizionali un contenuto di vitamina K che contrasta il processo di calcificazione dei vasi sanguigni.
(Rif.to: Cruciferous Vegetable Intake Could Lower Risk of Severe Aortic Calcification)