Gli Oceani in tutto il mondo, secondo nuovi calcoli, assorbono più anidrite carbonica (CO2) rispetto a quanto stimato finora.
Le precedenti stime sul movimento del carbonio (noto come “flusso”) tra l’atmosfera e gli oceani, non hanno considerato le differenze di temperatura fra la superficie dell’acqua e pochi metri al di sotto.
Il nuovo studio, condotto dall’Università di Exeter, ha valutato questo parametro e dai calcoli risulta un flusso netto di carbonio negli oceani significativamente più elevato. Ciò mette in dubbio la correttezza dei precedenti modelli.
L’anidrite carbonica viene in parte assorbita: i nuovi calcoli
“La metà dell’anidride carbonica che emettiamo non rimane nell’atmosfera ma viene assorbita dagli oceani e dalla vegetazione terrestre, come spiega il professor Andrew Watson, del Global Systems Institute di Exeter.
“I ricercatori hanno assemblato un ampio database di misurazioni del biossido di carbonio vicino alla superficie – il “Surface Ocean Carbon Atlas” (http: // www. Socat. Info ) – che può essere utilizzato per calcolare il flusso di CO2 dall’atmosfera nell’oceano.
Poichè, gli studi precedenti hanno tralasciato le piccole differenze di temperatura tra la superficie dell’oceano e la profondità di pochi metri, dove vengono effettuate le misurazioni, i calcoli derivanti sono falsati.
Infatti, includere queste differenze è importante, poiché la solubilità dell’anidride carbonica dipende molto dalla temperatura.
I ricercatori hanno corretto i calcoli usando i dati del satellite ed hanno ottenuto un risultato che si scosta di circa il 10%.
“La differenza nell’assorbimento degli oceani che calcoliamo ammonta a circa il 10% delle emissioni globali di combustibili fossili”.
Il dottor Jamie Shutler, del Center for Geography and Environmental Science del Penryn Campus di Exeter in Cornovaglia, ha aggiunto: “La nostra stima rivista concorda molto meglio di prima con un metodo indipendente di calcolo della quantità di anidride carbonica assorbita dall’oceano. Questo metodo fa uso di un’indagine oceanica globale condotta da navi di ricerca nel corso di decenni, per calcolare come è aumentato l’inventario del carbonio nell’oceano.”
Con questi aggiustamenti i due calcoli sono più corrispondenti.
La ricerca è pubblicata su Nature Communications.
(Fonte: Ocean carbon uptake widely underestimated)