“Se sai di non sapere, sai già molto.”
“Sii più saggio degli altri, se riesci; ma non andarglielo mai a dire.”
“Più so, più so di non sapere.”
“È sapiente solo chi sa di non sapere, non chi s’illude di sapere e ignora così perfino la sua stessa ignoranza.”
“Esiste un solo bene, la conoscenza, ed un solo male, l’ignoranza.”
“Chi vuol muovere il mondo prima muova se stesso.”
“L’insegnante mediocre racconta. Il bravo insegnante spiega. L’insegnante eccellente dimostra. Il maestro ispira.”
“Il segreto del cambiamento è concentrare tutta la tua energia non nel combattere il vecchio, ma nel costruire il nuovo.“
“Non dalle ricchezze ma dalle virtù nasce la bellezza.”
“Non esiste il male, esiste solo l’assenza di bene.”
“Non dalla ricchezza nasce la virtù, ma che dalla virtù deriva, piuttosto, ogni ricchezza e ogni bene, per l’individuo come per gli stati.”
“L’uomo più ricco è quello che si accontenta di poco, perché la contentezza è la ricchezza data dalla natura.”
“Perché ti meravigli tanto se viaggiando ti sei annoiato? Portandoti dietro te stesso hai finito col viaggiare proprio con quell’individuo dal quale volevi fuggire.”
“Il saggio non si espone al pericolo senza motivo, poiché sono poche le cose di cui gli importi abbastanza; ma è disposto, nelle grandi prove, a dare perfino la vita, sapendo che a certe condizioni non vale la pena di vivere.”
“Le grandi menti discutono di idee, le menti ordinarie discutono di avvenimenti, le menti piccole discutono di persone.”
“Il più alto grado di conoscenza è contemplare il perché. Porsi delle domande è l’inizio del percorso verso la saggezza.”
“La vera saggezza consiste nel riconoscere la propria ignoranza.”
“Chi non è felice con ciò che ha, non sarà felice neppure con ciò che desidera.”
“Nessun male può accadere ad un uomo giusto, sia durante la vita che dopo la morte.”
“La presunzione gonfia gli uomini stolti, allo stesso modo che il vento gli otri vuoti.”
“Chissà se ciò che è chiamato morire è vivere, oppure se vivere è morire.”
“Quando il dibattito si perde, la calunnia diventa lo strumento del perdente.”
“La bugia vince alcune mani, ma la verità vince la partita.”
Note biografiche
Socrate, figlio di Sofronisco del demo di Alopece (in greco antico: Σωκράτης Sōkrátēs, pronuncia: /sɔː’krátɛːs/; Atene, 470 a.C./469 a.C.[2] – Atene, 399 a.C.), è stato un filosofo greco antico, uno dei più importanti esponenti della tradizione filosofica occidentale.
Il contributo più importante che egli ha dato alla storia del pensiero filosofico consiste nel suo metodo d’indagine: il dialogo che utilizzava lo strumento critico dell’elenchos (ἔλεγχος, élenchos = “confutazione”) applicandolo prevalentemente all’esame in comune (ἐξετάζειν, exetàzein) di concetti morali fondamentali. Per questo Socrate è riconosciuto come padre fondatore dell’etica o filosofia morale.
Per le vicende della sua vita e della sua filosofia che lo condussero al processo e alla condanna a morte è stato considerato, dal filosofo e classicista austriaco Theodor Gomperz, il «primo martire per la causa della libertà di pensiero e d’investigazione». (Fonte Wikipedia)