Favola di Fedro “La vacca, la capretta, la pecora e il leone.”
Non è mai sicura l’alleanza con il potente: questa favoletta dimostra la
mia tesi.
La vacca, la capretta e la pecora rassegnata all’ingiustizia fecero
società con il leone nei boschi. Dopo avere catturato un cervo bello
grosso, a parti fatte, il leone parlò così: «Io mi prendo la prima perché
mi chiamo leone; la seconda me la darete voi perché sono forte; poi,
perché valgo di più, mi verrà la terza; se la vedrà brutta chi oserà
toccare la quarta».
Così la prepotenza si portò via, lei sola, tutta la preda.
Morale della favola di Fedro
La favola di Fedro fa molto riflettere e come tutte le favole a sfondo morale, ha sempre qualcosa da insegnare in ogni epoca.
Il messaggio della favoletta ci ammonisce sul non scendere a patti con chi non ha scrupoli ed è riconosciuto per la sua prepotenza. La debolezza della vacca, della capretta e della pecora rappresentano simbolicamente le paure di chi ha subito continui soprusi e pensa che alleandosi con il più forte può trarne beneficio.
Forse, apparentemente, se il prepotente ha da trarre un vantaggio per sé, darà qualche briciola al debole, ma non tarderà ad approfittarsene e a fare il suo gioco.
Il comportamento del leone è inoltre un chiaro rimando al bullismo, in cui l’aggressività nei confronti di chi non sa difendersi viene usata ripetutamente per ottenere ciò che si vuole.
Riflettendo sulla favola di Fedro si può concludere che è meglio non cadere nella tentazione di allearsi con chi abusa con la forza degli altri e delle situazioni. Questo potrebbe trasformarci in vittime codarde e restituirci l’ennesima beffa!
Ma, il leone prepotente di questo racconto rappresenta anche la società in cui viviamo, con le sue coercizioni troppo spesso incoerenti e che non tengono conto dei diritti dei cittadini. Può simboleggiare anche uno Stato tiranno, che con le sue Leggi vuole ottenere troppo profitto senza preservare il cittadino e senza nulla offrire a fronte di alte imposte e tasse.
Il punto di vista di Fedro è quello degli umili e sottolinea le dinamiche dei rapporti fra diseguali, fra persone di diversa posizione sociale o fra un ente e i soggetti che sono ad esso subordinati. Non c’è uno spiraglio di alleanza fra due classi diverse perché il più debole ci rimette sempre. Chi è in una condizione di inferiorità non riesce mai ad avere la meglio.
Dovremmo dunque stare attenti alle dinamiche del leone prepotente sia nelle relazioni private, che nella vita sociale per far valere i nostri diritti e non dimenticare che fine fanno la vacca, la capretta e la pecora!
Chi è una persona prepotente?
Il prepotente è una persona che non accetta di mettere da parte la propria autorità e non riesce a collaborare con gli altri. Crede che sia sempre suo diritto prendersi tutto, accapararsi anche ciò che non gli spetta e avere ragione sugli altri.
Per imporsi usa anche la forza e per questo il suo atteggiamento è definito pre-potente (etimologia dal latino praepŏtens, formato da prae- cioè “pre” e potens ossia “potente”).
Chi ha a che fare con un individuo prepotente subisce spesso soprusi ed inevitabilmente diventa vittima dei suoi modi arbitrari di imporsi sulla volontà altrui. Egli considera gli altri inferiori ed è convinto che possa calpestarli.
Mai più grande rischio si correrà a dare al prepotente una posizione di rilievo, in cui può avere i mezzi per far passare la sua arroganza come regola e dettare legge!