Favola di Esopo sulle bugie e la Verità.
Un tale che attraversava una landa deserta incontrò una donna sola e piena di vergogna e le chiese: ”Chi sei?”. “La verità” rispose la donna. “E per quale ragione hai lasciato la città e sei venuta a vivere nel deserto?” E quella:
“Perché nei tempi antichi la falsità dimorava in pochi; ora, pervade tutti gli uomini, sia che si ascolti sia che si parli”.
Orribile e dolorosa è la vita per gli uomini, quando si preferisce la menzogna alla verità.
Testo Brano musicale dell’artista Il Canto del Viandante ispirato alla favola di Esopo.
Durante un giorno afoso
Nel deserto, un uomo se ne andava
E nel suo camminare
Solitaria, una donna vi trovò
L’uomo le chiese chi fosse
E lei rispose così:
“Sono la Verità, e nel deserto m’han lasciata
Tanto tempo fa era di pochi la menzogna
Ma ora sono qua perch’essa è in tutti gli uomini“
Di là se ne partì
Ma la donna il deserto non lasciò
E lui restò da solo
A pensare a ciò che aveva udito
Ancora adesso a chi chiede
Lei risponde così:
“Sono la Verità, e nel deserto m’han lasciata
Tanto tempo fa era di pochi la menzogna
Ma ora sono qua perch’essa è in tutti gli uomini”.
Morale della favola
Una favola che attraverso la metafora del deserto e l’immagine della Verità personificata, ci trasmette un messaggio forte. La Verità non alberga più nell’essere umano e viene dimenticata nell'”arido deserto” da cui anche il viandante si diparte, ma non dimentica ciò che gli è stato detto. Un chiaro monito a riflettere sui nostri tempi, sull’animo umano sempre più corrotto e corruttibile.
Esopo fa sempre breccia con il suo modo di raccontare e di tramandare la storia di vizi e virtù dell’uomo e della società.