Il segreto della longevità degli ultracentenari (persone con più di 110 anni) è nel loro sistema immunitario. Ricercatori dell’istituto Riken Center for Integrative Medical Sciences di Yokohama e dell’Università Keio (Giappone), hanno scoperto che nel sistema immunitario dei supercentenari le cellule T CD4 hanno capacità citotossiche che proteggono da tumori ed infezioni.
Infatti, si è riscontrato che nei soggetti ultra longevi questo tipo di cellule sono in concentrazione molto più elevata rispetto ad altri soggetti.
In pratica, i linfociti T CD4 con caratteristiche citotossiche sono un sottogruppo dei linfociti T e svolgono la funzione di “sentinelle” del sistema immunitario: riescono a riconoscere e uccidere agenti patogeni e altre cellule anomale o infette.
Questa è proprio la particolarità scoperta nel sistema immunitario degli ultracentenari, poiché normalmente le cellule T CD4 hanno solo la funzione di supporto, ma non citotossica. Si deduce che la tramutazione della funzione dei linfociti T CD4 avvenga come adattamento in età avanzata.
La caratteristica dei super centenari è quella di trascorrere la vita con una qualità migliore perché si ammalano poco e restano in buona salute per la maggior parte del tempo.
I dati della ricerca
Fra i ricercatori che hanno contribuito allo studio vi sono il dott. Piero Carninci e il dott. Giovanni Pascarella. La ricerca è stata pubblicata rivista scientifica Proceedings of National Academy of Sciences (PNAS).
Carninci e i colleghi hanno prelevato oltre 41mila cellule da 7 supercentenari e circa 20mila dai partecipanti del gruppo di controllo per metterle a confronto.
La rivelazione è stata che anche se il numero di cellule B e T (principali “sentinelle” del sistema immunitario) è risultato più o meno simile fra i partecipanti dei due gruppi, negli ultracentenari vi era la presenza di un 80% del sottogruppo di linfociti T CD4 con capacità citotossiche. Nell’altro gruppo di partecipanti invece, la percentuale di questi linfociti raggiungeva un massimo del 10-20%.
Carninci ha affermato: “Riteniamo che questo tipo di cellule, che sono relativamente rare nella maggior parte degli individui, anche giovani, sono utili per combattere contro i tumori e potrebbero essere importanti per l’immunosorveglianza. Questo risultato è eccitante in quanto ci ha fornito nuove intuizioni su come le persone che vivono una vita molto lunga sono in grado di proteggersi da condizioni come infezioni e cancro“.
Tuttavia i cosidetti supercentenari sono molto rari: si consideri cheanche in Giappone (conosciuto per l’alta presenza di popolazione con più di 100 anni), quelli che superano i 110 erano solo 146 nel 2015 a fronte degli oltre 60mila centenari.
(Fonte: Single-cell transcriptomics reveals expansion of cytotoxic CD4 T cells in supercentenarians)