Presso l’Istituto Oncologico della Svizzera Italiana c’è stato il primo caso di guarigione di un tumore con cellule staminali modificate.
“Remissione completa del cancro in pochi giorni“ è quanto annunciato dai medici dell’Istituto che hanno trattato per la prima volta in Ticino un paziente oncologico con una tecnica innovativa.
Il paziente era in cura per un linfoma di tipo B aggressivo e non rispondeva ai trattamenti tradizionali di chemioterapia e immunoterapia. Il malato è stato sottoposto ad un trattamento ancora in fase di sperimentazione e che prevede l’uso delle cellule staminali “CAR T” modificate geneticamente.
Come spiega l’Eoc, si tratta di linfociti sottoposti a una “procedura d’ingegneria genetica” che li rafforza “per permettere loro di riconoscere con più precisione il tumore“.
“La tecnica consiste nel prelievo dei linfociti T del malato per modificarli geneticamente in modo che sulla superficie esprimano un recettore chiamato Car. La presenza di Car ha come effetto un potenziamento dei linfociti che li rende in grado, una volta reinfusi nel malato, di riconoscere e attaccare le cellule tumorali presenti nel sangue e nel midollo, fino a eliminarle. Le cellule tumorali sono in grado di ingannare i linfociti normali ed eludere il loro controllo. (Da tgcom24.mediaset.it del 18/12/19)”
L’esito è stato immediato e positivo: in due settimane le nuove cellule hanno “distrutto definitivamente il tumore e liberato la persona dalla malattia“.
Il trattamento è stato ben tollerato dal corpo del malato e con una successiva Tac si è avuta conferma della scomparsa della malattia.
I primi successi si erano avuti negli Stati Uniti, quindi la sperimentazione si è avviata anche in Europa
Prima di esultare bisogna dire che questi casi sono ancora pochissimi ed il trattamento in via sperimentale è stato approvato recentemente ad agosto in Italia, ma solo per i casi refrattari alle cure classiche ed a più tipi di terapie.
La notizia è però molto positiva e lo IOSI ha iniziato la procedura di certificazione federale, necessaria per l’utilizzo della terapia CAR-T nella pratica quotidiana. L’accreditamento dovrebbe arrivare nel secondo semestre del 2020.
Purtroppo, in Italia le liste di attesa sono molto lunghe e si rischierà che molti malati non arriveranno a sottoporsi a questa nuova terapia, infatti non ci sono ancora date fissate sull’inizio della CAR-T negli ospedali italiani.
(Approfondimenti: Tumore, paziente guarisce con l'autotrapianto di cellule staminali potenziate geneticamente)