Bere caffè riduce il rischio di cancro al fegato. La ricerca è stata presentata a novembre alla conferenza del National Cancer Research Institute.
Un team di ricercatori del Regno Unito ha portato avanti uno studio per oltre 7 anni ed i risultati hanno evidenziato che chi beve caffè presenta un rischio inferiore di sviluppare il carcinoma epatocellulare (HCC).
Durante lo studio si sono prese in esame le abitudini di 471.779 partecipanti alla British Biobank (uno dei più grandi archivi internazionali di informazioni genetiche). I dati recuperati si riferiscono a persone di mezza età di tutto il mondo.
Il riscontro su chi beve abitualmente caffè è stato che ha un 50% in meno di probabilità di ammalarsi di cancro al fegato rispetto a chi non beve caffè.
“Le persone che hanno l’abitudine di bere il caffè possono scoprire che questa abitudine fa bene alla salute. Questo perché il caffè contiene antiossidanti e caffeina, che possono proteggere dal cancro. Tuttavia, solo bere caffè non protegge dal cancro al fegato quanto smettere di fumare, ridurre il consumo di alcol o perdere peso“, ha detto l’autore Kim Tu Tran.
Questi risultati sono in linea con il rapporto del World Cancer Research Fund, che ha concluso che esistono prove “probabili” che bere caffè riduce il rischio di cancro al fegato.
Il caffè fa male al fegato?
Spesso ci si è chiesto se il caffè fa male al fegato. Adesso i nuovi studi chiariscono che il caffè non solo non fa male, ma ha un ruolo protettivo.
E’ quello che dice anche il dottor Roberto Ceriani, specialista in Medicina Generale ed Epatologia di Humanitas. “Il caffè nero, quello tanto amato dagli italiani, non solo non fa male al fegato, ma anzi lo protegge dall’aumento delle transaminasi, e di quegli enzimi che negli esami del sangue sono indicati con la sigla GGT, che rappresentano un indicatore di sofferenza del fegato associato spesso a steatosi epatica nota anche come fegato grasso.”
Alla luce dei nuovi studi bere due tazze di caffè al giorno è consigliato a chi ha problemi di fegato. Questa abitudine comporterebbe il 44% in meno di possibilità di sviluppare cirrosi epatica (infiammazione cronica del fegato).
Il dottor Ceriani spiega: “Il caffè, è una miscela che contiene centinaia di composti chimici, e tutt’oggi non si sa quale di questi sia realmente responsabile della protezione del fegato. Bisogna però ricordare che, se anche il caffè contiene composti che hanno effetti antiossidanti e proprietà anti-infiammatorie, berne alcune tazze al giorno non può riparare il danno sistematico dato dall’obesità, dalla vita sedentaria, dal consumo eccessivo di alcool e da una dieta non adeguata. Concludendo, bere due o tre tazzine di caffè al giorno, fa bene al fegato, anche se bisogna sempre tener conto della soglia di tolleranza individuale alla caffeina, il cui eccesso può causare insonnia, tachicardia e nelle persone predisposte anche disturbi gastrici.”