Ricercatori del King’s College di Londra hanno ideato un bendaggio che accelera la guarigione in caso di fratture gravi. Si applica come un cerotto ed è fatto con un biomateriale a base di cellule staminali, che restano attive e vive per settimane. Applicandolo direttamente sulle ossa permette una ricostruzione più veloce, riducendo i rischi di complicazioni.
“La nostra tecnologia – spiega il coordinatore dello studio, Shukry Habib – e’ la prima che in meno di una settimana ingegnerizza in laboratorio un tessuto simile all’osso partendo da cellule staminali umane, per poi trapiantarlo con successo nell’osso difettoso in modo da avviare e accelerare la riparazione. Il concetto del tessuto ingegnerizzato in 3D e del cerotto ha il potenziale per essere usato in diversi tessuti e organi danneggiati”.
I primi test delle bende ossee sono stati effettuati con successo sui crani dei topi e si passerà alla fase sperimentale sull’uomo.
Il “cerotto osseo” è ricoperto con un gel di collagene e può essere prodotto con materiale biodegradabile
La composizione chimica include cellule staminali (cellule master), che possono trasformarsi in qualsiasi tipo di tessuto o organo, e cellule ossee mature.
Le cellule sono rivestite con una particolare proteina utilizzata in tutto il corpo per stimolare la crescita e la riparazione; il materiale è ricoperto con un gel di collagene in 3D che avvolge e sostiene le cellule durante tutto il processo di guarigione. Inoltre, il cerotto può essere prodotto anche con un materiale biodegradabile che si riassorbe dopo la riparazione.
Il dottor Habib ha dichiarato: “Questa benda può essere attaccata alla frattura come un cerotto e migliorare la capacità naturale dell’osso di guarire, il che accelera il processo di riparazione”.
Questo nuovo dispositivo permette di superare i problemi derivanti dai trapianti con osso prelevato da altre parti del corpo o con materiale sintetico. Infatti, la buona riuscita con questo tipo di soluzioni è condizionata dalla capacità di guarigione dell’organismo, che in alcuni casi è più compromessa.
Come spiega il dottor Habib: “Il processo di guarigione da una grave frattura può essere lento o può anche fallire in pazienti vulnerabili come gli anziani o quelli con condizioni di salute di base”.
La terapia con questo tipo di cellule staminali avrebbe il vantaggio di mantenere viva la capacità di ricostruzione delle cellule, mentre altre terapie hanno mostrato un limite nella durata di vita delle cellule applicate sulle fratture.
Lo studio è pubblicato su Nature Materials.
(Fonte: Scientists develop miracle 'bandage' that mends broken bones)