L’alternativa all’uso di imballaggi in plastica PET è già una concretezza: il Centro di Ricerca Tecnica VTT della Finlandia, ha messo a punto una nuova tecnologia per produrre plastica PEF a base biologica.
Per la produzione gli esperti del Centro di Ricerca si sono avvalsi dei rifiuti agricoli che contengono pectina, come bucce di agrumi e polpe di barbabietola da zucchero.
I dettagli sulla tecnologia già brevettata dal VTT, sono pubblicati su Green Chemestry.
Dalla Plastica PET (polietilene tereftalato) alla PEF (polietilene furanoato)
La plastica PET è di origine fossile come altri poliesteri largamente diffusi nell’industria. Si usa principalmente per gli imballaggi di alimenti, in special modo per le bottiglie e anche nei tessuti. Per questo motivo è una delle cause maggiori di inquinamento da plastica.
Si stima che ogni anno si producono 30 milioni di tonnellate di PET.
Il passaggio dalla PET alla PEF a base vegetale è diventato evidentemente necessario in un futuro immediato. La sostituzione del PET con polimeri PEF (polietilene furanoato) può ridurre l’impatto da inquinamento dei prodotti a base fossile del 50%.
La PEF è una plastica 100% vegetale e riciclabile al 100%, che vanta caratteristiche di prestazione superiori rispetto ai materiali da imballaggio a base di petrolio oggi ampiamente utilizzati.
Inoltre i prodotti imballati in PEF si conservano più a lungo perché le proprietà barriera di questa plastica sono migliori.
La PEF offre anche la possibilità alle industrie di riciclare i rifiuti e di avere un impatto positivo sull’ambiente, basandosi su un modello di economia circolare.
I vantaggi della tecnologia per produrre PEF
Con la tecnologia sviluppata dal VTT, la sostituzione della PET con la PEF è semplice.
La tecnologia utilizza un intermedio stabile per la produzione di FDCA (acido 2,5-furandicarbossilico), uno dei monomeri del PEF, che consente un processo altamente efficiente.
L’esclusiva infrastruttura del VTT garantisce che questa nuova tecnologia sarà portata ad un livello di prontezza tecnologica, che consentirà una facile transizione dei produttori industriali di polimeri ad ampia scala.
Holger Pöhler del VTT afferma: “In un prossimo futuro, potresti acquistare succo d’arancia in bottiglie fatte di buccia d’arancia. La nuova tecnologia di VTT fornisce un approccio circolare all’utilizzo dei flussi di rifiuti alimentari per il materiale di confezionamento alimentare ad alte prestazioni e allo stesso tempo riduce le emissioni di gas serra”.
Far bere da bottiglie in PEF riciclabili, fatte da vegetali e non nocive, è l’obiettivo a breve termine su cui si focalizzeranno i ricercatori del VTT.
(Fonti e approfondimenti: - A unique pathway to platform chemicals: aldaric acids as stable intermediates for the synthesis of furandicarboxylic acid esters - Plant-based and recyclable plastic bottles now enabled with VTT’s new FDCA technology using citrus peel as raw material)