Presentato un nuovo studio sulla “sindrome dello shopping” o da “acquisti compulsivi“. Lo studio è stato condotto dal prof. Mike Kyrios e dal dott. Dan Fassnacht; è pubblicato sul Journal of Obsessive-Compulsive and Related Disorders.
Il team ha sviluppato una scala di gravità per misurare il disturbo compulsivo: è la Excessive Buying Rating Scale (EBRS), che si può considerare un primo avanzamento essenziale per diagnosticare il problema, con riferimenti e criteri comuni.
Finora la “sindrome da acquisto compulsivo” non è stata considerata diagnosticabile, ma questo primo passo è importante per convalidare a livello medico il problema e stabilirne anche il grado di gravità.
Il professor Kyrios conferma che: “Non esistono misure per valutare la gravità di acquisto o degli acquisti eccessivi basati sui criteri diagnostici proposti e questo limita gli sforzi di ricerca in corso”.
Qual’è la causa dell’acquisto compulsivo?
La “shopping-dipendenza” consiste in un desiderio irrefrenabile di acquistare prodotti, di cui non si ha nemmeno necessità. L’ossessione all’acquisto porta ad accumulare oggetti (spesso futili), che servono ad appagare un senso di insoddisfazione di fondo o a colmare un vuoto.
I ricercatori hanno compreso attraverso i dati raccolti, che avere forti motivazioni sui vantaggi che si possono trarre da un acquisto, è un indicatore del livello di gravità della sindrome.
“Le forti convinzioni che l’acquisto di un oggetto porterà alla sicurezza emotiva, o che il non acquisto dell’oggetto causerà una perdita di opportunità, spiega in qualche modo perché le persone non possono controllare i loro impulsi all’acquisto”, afferma il dott. Fassnacht.
Dunque, chi pensa che non acquistando un determinato oggetto potrà subire una perdita che inficia la propria sicurezza personale, avrà meno freni negli acquisti. L’insicurezza emotiva è ciò che condiziona notevolmente l’azione incontrollata e sproporzionata nello shopping.
Nell’analisi dei dati si è riscontrata una maggiore predisposizione all’acquisto eccessivo, nelle donne e nei giovani.
Il professor Kyrios aggiunge: “L’acquisto sembra essere una strategia che usiamo per compensare le carenze che vediamo in noi stessi. Coloro che sono più incerti sul loro valore personale hanno maggiori probabilità di soccombere ad acquisti o shopping eccessivo e sviluppare convinzioni non utili e pertinenti.“
Grazie ai risultati ottenuti in questo studio, si potranno trovare trattamenti per la sindrome compulsiva.
(Approfondimenti: New measure for excessive buying problems- ‘First step’ in treating problematic shopping disorders)